21 maggio 2008

il vento stanotte ha chiuso le persiane e i miei occhi appena aperti stamattina non hanno trovato il quotidiano, confortante, spiraglio di luce del buongiorno. piove anche oggi; l'acqua trova spiragli per entrarti dentro al cervello e diluire ogni sensazione, conferendole una pesantezza ingestibile.
esco di casa col cervello annacquato e i piedi freddi, i passi uno dopo l'altro a segnare un percorso in avanti a zig zag tra le pozzanghere e gli ombrelli più grandi del mio, e uno a ritroso in cui un'altra me fa dietro front per ributtarsi nel letto coi vestiti impregnati dell'odore di pioggia. ma ecco, a volte è solo questione di trovare la giusta colonna sonora per sintonizzare i pensieri su ciò che, molto più di questo infinito temporale, toglie leggerezza a ogni singolo movimento che compio, reale o metaforico, in avanti o a ritroso. a volte è solo questione di capire, camminando sotto la pioggia con ed harcourt a braccetto, che il momento in cui si dice basta a qualcosa non dev'essere atteso ma profondamente voluto.
quel momento era lì, lo stavo vivendo con tutta me stessa.
con le macchine che mi carezzavano il fianco volando rapide sull'acqua,
con ed harcourt,
con un sorriso accennato,
con te che non sei mai mai mai lontano,
con i piedi sempre più bagnati,
con la mente sempre più asciutta.



If the storm is coming, the storm is coming
The storm is coming
It's gonna make a beautiful sound
I hope it turns your life upside down

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