il progetto terzo anno sotto le torri sembra già roba vecchia, o solo un sogno archiviato temporaneamente.
non ho fretta di cambiare città, il che non cambia il fatto che io so che cambierò città. nonostante ogni movimento a roma mi richieda energia e volontà che non possiedo, non ho mai posseduto, non sono pronta a lasciarla. non avrò abbastanza slancio per raggiungere una nuova meta finchè, magari nella più completa disperazione, non l'avrò trangugiata tutta d'un sorso.
non è ancora il momento.
l'unico frangente della mia modestissima esistenza in cui non ho avuto fretta è quello che ora mi sta dando incredibilmente più soddisfazione; qualcosa dovrà pur dire.
ci sarà l'irlanda, poi ci saranno l'esame di storia e di francese, il mio primo piano di studi, una nuova convivenza, la tesina, il nuovo album dei subsonica, eleonora andrà a parigi ma soprattutto diego andrà a madrid, simone deciderà in che direzione camminare e io non mi voglio perdere nienteenessuno.
non ho fretta - questo sì che è strano - nemmeno nel finire l'ultimo libro di harry potter. gusto lentamente ogni parola, anche quelle che non so tradurre, e penso che posso aspettare domani per conoscere il finale.
21 luglio 2007
slowly.
scritto da alessandra alle 21:44
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