esistono guerre pubbliche vive negli occhi e nella coscienza di tutti. le pagine dei libri di storia e gli appuntamenti quotidiani con il telegiornale ne forniscono ogni dettaglio: numero di caduti, durata delle battaglie, costo degli armamenti.
esistono guerre private che non amano essere raccontate. pulsano dentro un solo cervello, rimbombano in una sola stanza; questo non le rende meno sanguinose o ardue da combattere. sono assordanti per chi vi è coinvolto, silenziose per chi ne è spettatore. troppo difficile spiegarne la dinamica, ancora di più identificarne moventi sensati: per questo se ne stanno zitte.
se tu vedi una guerra dentro di me, sarà quasi sempre perchè i miei occhi te lo dicono o il mio silenzio te lo sussurra. non potrai chiedermi altro proprio perchè il più delle volte sarò a terra sconfitta da quella stessa guerra, con l'orgoglio a brandelli e la testa bassa.
(come adesso)
16 agosto 2007
be kind if I'm a mess.
scritto da alessandra alle 11:55
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