15 ottobre 2007

ultimately undefined.

ed è tutto, come al solito, un ottovolante di stati d'animo. ma anche un autoscontro di stati d'animo, per rimanere in facili metafore da luna park.
dicevo a chi di dovere (chissà se dopo due anni sia il caso di chiamarla col suo nome: psicologa) che da che mi ricordo la mia vita è sempre stata una linea dall'andamento imprevedibile, simile a un elettrocardiogramma. giù giù giù, e poi sù! poi di nuovo giù. il cosidetto giù, ripetevo sempre a chi di dovere alla psicologa, ormai non mi spaventa più come un tempo in cui il mio malessere mi sembrava tendente all'infinito. ora è tutto spiegabile nei versi di questa canzone


Here's what Agnes said:
hunger is a must
if I'd be satisfied
I'd loose my lust for life

in un modo tanto perfetto da spaventare.
l'insoddisfazione e con lei tutto ciò che nel mio piccolo mondo costituisce una fase di giùgiùgiù, è la mia rincorsa. stavolta mentre mi preparo per l'ennesimo slancio prenoto i biglietti che per la prima volta mi porteranno su un aereo da sola alla volta di parigi,
accumulo la carica per iniziare la gestazione della mia prima tesina,
analizzo i nodi che ho dentro e uno dopo l'altro senza prendermi la briga di nasconderli.
è una prigione ma è anche la mia salvezza. l'unica via che vedo per la felicità.
è l'unica via che vedo, o l'unica via che ho?

1 commento:

Anonimo ha detto...

scrivi molto bene, riesci a rendere l'idea delle tue emozioni.