23 novembre 2007

poi ci sono stati the national, una giornata in casa davanti al fuoco, un ritorno piovoso e un'operazione.

addio dente del giudizio inferiore destro, ben arrivato dolore insostenibile.

coi sensi annuvolati dagli antidolorifici mi accoccolo sulla sedia blu dello studio, c'è radio lifegate in streaming e quasi mi sembra di essere in uno dei nostri tragitti in macchina in cui mi lamento di non poter sapere chi è l'autore della strepitosa canzone in onda. la prima notte è stata senza sonno, a un certo punto sono andata dai miei coi nervi a fior di pelle e ho pianto come una disperata davanti al viso assonnato di mia madre. come quando ero piccola papà si è alzato stropicciandosi gli occhi e mi ha lasciato posto per dormire nel lettone, senza svegliarsi effettivamente. il medico giudizioso che mi ritrovo come genitrice mi ha preparato una nuova borsa per il ghiaccio e proibito nuovi antidolorifici, poi come quando ero piccola mi ha detto "prova a stare calma ora" e ha iniziato a carezzarmi pianissimo la testa, ascoltando i miei lamenti striduli. si è addormentata in pochi minuti riempiendo la stanza del suo russio così familiare; come quando ero piccola ho iniziato lentamente a trovare sollievo grazie al calore del suo corpo e al ritmo del suo respiro. molto più di quando ero piccola ho sentito che la donna che mi dormiva accanto è tutto ciò ho di certo. è in tutto ciò che so. è una parte di tutto ciò che sono. una tale consapevolezza risalta con estrema chiarezza ora che la maggior parte del tempo città intere ci dividono e le nostre vite convergono solo in occasione di brevi telefonate alla fine della giornata.
è un legame che vive di un equilibrio precario: spaventa e contemporaneamente riempie di coraggio. anche nel commettere errori.

c'è che esiste un porto sicuro a prescindere dalle rispostacce random, dalle differenze abissali e dalle costanti incomprensioni. a prescindere dalla sua scorza impenetrabile di donna del sud e dalla mia speculare mancanza di limiti in qualsiasi tipo di manifestazione.
esiste a prescindere dallo spazio.

vale tanto, e vorrei non dimenticarmene così spesso.
facciamo così: questo post vale come promemoria, per tutte le volte che la vorrò strozzare.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

la struttura di questo template è adorabile.
è bellissimo.

alessandra ha detto...

se lo dici tu che sei the template queen, the one and only! ovviamente struttura e tutto non mi appartiene, io ho scelto solo colori e caratteri.
colta la citazione sotto il titolo? si vede che certe letture mi prendono subito =)

Anonimo ha detto...

dannatamente colta, dannatamente proprio.
è bellissimo anche per questo, mica cazzi eh.

alessandra ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
alessandra ha detto...

tutto merito tuo, gioia.

Anonimo ha detto...

splendido promemoria.
la mamma è la mamma.
non ci sta niente da fare.
e il giudizio? andato via con il dente? ;o)