23 dicembre 2007

I walked on tiptoe, sent darkness swirling over all the kitchen in the early morning.

while you were sleeping
you tossed, you turned
you rolled your eyes as the world burned
the heavens fell, the earth quaked
i thought you must be, but you weren't awake
no, you were sleeping
you ignored the sun
you grew your power garden
for your little ones
and you found brides for them on christmas eve
they hung young cain from the adam trees
and danced

shhh. dorme.
prima sono entrata nel suo sonno, volevo aprire il suo ultimo regalo di natale. ora dorme di nuovo, se lo vedessi non avresti il coraggio di svegliarlo.
ora preparerò il caffè, risponderò a un'email, studierò distrattamente più pagine possibile.
lui intanto dormirà, dormirà ancora, io non lo sveglierò.
spesso sogna di guerre e film d'azione, eppure dal suo viso non lo diresti. a volte nei suoi sogni faccio una brutta fine, non riesce a salvarmi in tempo, dicono che allunghi la vita e io ci voglio credere. di solito lui ammazza tutti i cattivi onirici alla fine, quindi non muoio oniricamente in vano e il mondo onirico è salvo per sempre. fino alla prossima guerra onirica.
dorme, è stanco. vorrei svegliarlo per parlare ancora un pochino di quando partiremo, di dove andremo, come quando con chi. gli vorrei dire che non vedo l'ora, e intanto saltare sul materasso. ma chi ce la fa? magari non sta sognando guerre stavolta. magari sta sognando di essere sulla nuvoletta delle lasbiche, magari sta sognando proprio del nostro viaggio, magari sta sognando un mondo un po' più facile dove gli asini sono preferiti ai cavalli e non viceversa.
allora dorme.
allora dormi.


thank god you're up now
let's stay that way
else there'll be no mornings
and no more days
cos when we're dreaming
our babies grow
the sun shines
and the shadows flow
time flies
the phone rings
there is a silence
and everybody tries to sing

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