28 dicembre 2007

è quasi finito, il duemilasette.
domani partiamo, qualche giorno più a nord di qui, niente di che. basta stare bene, basta poco, basta poco per stare bene.
in chiusura una riflessione aperta, una finestra splancata che si affaccia sul nuovo anno e magari su chi passa di qui.
quanto, di chi è intorno a noi, va accettato? fino a che punto dobbiamo farci andare bene i comportamenti altrui che ci infastidiscono/feriscono/colpiscono, mettendo a tacere considerazioni che potrebbero ferire ma sembrano dolorosamente necessarie?
a me sembra che tollerare

(Dal lat. tolera¯re, affine a tolle°re, nel sign. orig. di 'sopportare')

le persone a cui teniamo sia scorretto per definizione. si sopporta il professore stronzo, il capufficio nevrotico, l'impiegato alle poste incompetente, ma si sopportano gli amici?
nel momento in cui sembra inutile manifestare la propria - non richiesta e comunque già reiterata - opinione e impossibile scalfire anche solo minimamente delle convinzioni radicate, cosa si può fare se non sopportare?
e quando il troppo sopportare inizia a fare un male insopportabile, cosa si fa?

volevo arrivare a fine anno con delle risposte, lucenti pulite e stirate. quelle che avevo se le sono portate via tutte queste domande incalzanti e stropicciate, e questa sera mi sento piccola piccola.

[buon inizio e a presto.]

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la tipa che copiava i miei post adesso copia anche i tuoi -_- è una cosa davvero deprimente.

vai a guardare qua -___-.

Anonimo ha detto...

oddio! ma è una cosa elaborata, cioè un collage di questo blog in pratica. cioè, se copi i miei post devi essere tipo La Persona Più Disperata del Mondo!
buon anno ang. =)

Anonimo ha detto...

buon anno anche a te ale :).