28 gennaio 2008

riflessioni estemporanee, assolutamente estemporanee.

ho ultimato il mio lavoro per il corso di editoria musicale, oggi pomeriggio.
nasceva come lavoro di gruppo, ma lo definisco mio. mio, non nostro.
in effetti, a parte qualche piccolo elemento qua e là, è tutta farina del mio sacco. ho fatto copertina, indice, introduzione, ho scelto le immagini e le ho sistemate con attenzione, ho deciso i titoli e corretto le parti che non mi spettavano, ho elaborato la mia relazione e l'ho messa in fondo. prima della bibliografia. ovviamento ho fatto anche quella.
non è la prima volta che succede.
si parte dividendosi i compiti, dandosi appuntamenti e stabilendo scadenze. insieme.
si finisce passando la domenica dentro a casa rileggere, cambiare, aggiustare. da sola, se si esclude la presenza di un fidanzato estremamente paziente.
potrei dire che sono individualista, potrei dire che sono pignola, che punto al massimo. potrei dire che gli altri sono oppurtunisti e sostanzialmente incapaci. sarebbe vero. ma non è questo il punto.
non che io sappia qual è il punto, ma sicuramente non si tratta di questo.
mi chiedo perchè trovo inconcepibile l'idea un lavoro che, proprio in virtù del suo essere "di gruppo", comprenda al suo interno apporti da tutti i partecipanti. non è lecito - e giusto - fregarsene se questi apporti non sono pertinenti, se non sembrano neanche scritti in italiano?
ennò. devo arrivare io, la supereroina della situazione, con la penna rossa e la risposta giusta. taglio, copio, incollo come una scheggia impazzita. sono saccente e presuntuosa, lo so, e oso addirittura lamentarmi del fatto che gli altri scarichino tutto il peso su di me.
il punto, forse è questo il punto, è che non riesco ad accettare di lasciar spazio all'errore altrui. il punto è che preferisco buttare tutto sulle mie spalle, così che alla fine sarà solo con me stessa che potrò prendermela. per la stanchezza, per il tempo buttato, per un eventuale fallimento.
gli altri, ancora una volta e immancabilmente, chiusi fuori.

e per fortuna che mi capita solo coi lavori di gruppo, eh.
sennò sai che casino.

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