10 luglio 2007


non sembra sia trascorso un singolo attimo, da che ho cliccato pubblica post e sono uscita sull'asfalto bollente e ho preso un frappè alla nocciola e ho visto la casa di una giornalista e ho sofferto mal di pancia e andando in bagno alle due di notte ho trovato simone sul letto vicino al mio dopo essermi addormentata da sola e ho preso il treno destinazione milano e
boh
altro.
ascolto gli okkervil river a occhi chiusi mentre nessuno mi vede, testa allo scorso novembre, alla passione purissima, a will sheff sul palco e a un cuore che sarebbe scoppiato nel petto se lui non mi avesse stretta forte da dietro.
ho fretta di prenotare il volo per dublino, testa al prossimo agosto mentre il prima è sfocato e il dopo è terrorizzante. se ora mi dicessero hai sbagliato prenotazione, ti tocca andare in sudafrica, in tibet, in belgio, in montana, direi chissenefrega e partirei.
nel mio presente non ho una black da ascoltare per sentirmi in cima al mondo e lui non mi trascina più nella musica, mia o nostra. non l'Ascolta, la musica, da non ricordo quanto tempo. tu chiamale, se vuoi, disillusioni. nel mio presente non c'è viaggio, non sto andando da nessuna parte ma progetto partenze future con gli stessi movimenti con cui cerco a tentoni concerti a cui non andrò, città in cui non mi trasferirò, visi dentro cui non scorgerò nient'altro che nuove paure.
non è il troppo poco amore, non è il troppo caldo
sono io sono io sono io
che meno mi sento e più mi perdo.

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