5 gennaio 2008


ho bisogno di essere calma, questi giorni. zen. imperturbabile. stoica.
ci vorrà tutto l'impegno di cui sono capace; in realtà ci vorrebbe molto di più per far andare lisci questi due mesi. più intelligenza, più concentrazione, più senso del dovere ma, siamo seri, io non sono un genio e il-meglio-che-posso-fare è già una buona prospettiva.
è difficile dare il massimo. quando sai che in quel momento più che in altri dovi raccogliere tutto ciò che di buono possiedi, ecco che proprio in quel momento più che in altri fà capolino la tentazione di arrendersi. con me almeno funziona così.
varcato il portone del mio palazzo romano ho guardato in alto e visto i tre piani che portano all'interno 10 incombere su di me. il cappotto zuppo, la mani congelate, un'enorme valigia carica degli ultimi venti giorni..e basta. qui non c'è l'ascensore.
ho fatto fisicamente quello che faccio metaforicamente ora, che sono dentro casa e scrivo prima di iniziare a cucinare: ho fatto un bel respiro - grande, pieno - e da sola, senza coinquiline fidanzati amici o genitori ad aiutarmi, ho trasportato un peso gigante sempre più in alto. i gradini sembravano infiniti, altissimi. li ho lasciati dietro le spalle uno dopo l'altro; così farò con i miei giorni futuri e col mio non troppo metaforico peso.
ci sarà un arrivo, e magari sarà più confortevole di questo appartamentino vuoto e gelido. un arrivo tutto da immaginare, da costruire.
francamente spero solo di sopravvivere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ci sono due forti motivazioni che spingono l'uomo ad agire nella vita:

1) il desiderio bruciante
2) la paura di perdere

tienilo a mente e non arrenderti mai.

hugs.

:)

Anonimo ha detto...

calma e concentrata.
vivere e non sopravvivere.

e fare un bel respiro prima di cominciare, è propiziatorio.

perciò, in culo alla balena.

Anonimo ha detto...

vaniglia: credo di essere animata da entrambe le cose. e cercherò di non arrendermi. =)

v: calma? concentrata?! magari! ma cerco di fare bei respiri quando sento che sto per cedere.

abbracci a tutt'e due.